
Due metà diverse in equilibrio reciproco
(Prendi una metà del tuo viso, fanne una copia e avvicina le due, ti accorgerai che quello non è più il tuo viso)
L’immagine sovrastante è un esempio di quanto scritto tra parentesi: a sinistra vediamo accoppiate le due “metà faccia” sinistre accoppiate e a destra quelle di destra.
Nel blog precedente abbiamo parlato di “Postura perfetta”, oggi invece ci dedichiamo alla simmetria del nostro corpo.
Avrete sentito dire almeno una volta nella vita che “il corpo è una macchina perfetta”, aggiungerei “nella sua complessità!”
Eh si! Il corpo è in salute quando i processi che lo regolano si trovano in condizione di “omeostasi”, un complesso meccanismo biologico di perpetua autoregolazione messo in atto al fine di poter garantire l’equilibrio fra ambiente interno ed esterno; questo meccanismo, a dir poco fantastico, funziona nonostante il nostro corpo, a livello strutturale e funzionale, presenti delle diversità tra le due metà corporee (emilati). Questo per dire che la macchina è perfetta nonostante i due emilati siano diversi.
Entriamo nel dettaglio, ti invito a notare le seguenti diversità:
- Da che parti mastichi?
- Prova a tapparti una narice ed inspira profondamente, successivamente fai lo stesso con l’altra narice; sono tutte e due libere di far passare aria nella stessa maniera?
- Fissa un punto lontano almeno 3 mt, distendi le braccia davanti a te, crea una sorta di lettera “O” accostando i pollici e gli indici delle mani, questo avrà la funzione di mirino all’interno del quale dovrà stare il punto distante 3 mt, adesso chiudi un occhio e poi fai lo stesso chiudendo l’altro, che succede? Quando chiudi uno dei due occhi, il tuo punto scompare dal mirino?
- Ruota il capo prima a destra e poi a sinistra, ruota in egual modo dalle due parti?
- Con quale mano giri una chiave all’interno della serratura? Riusciresti a fare lo stesso anche con l’altra? Con la stessa semplicità?
- Guarda sotto le suole delle tue scarpe. Le consumi nella stessa identica maniera?
- Quando fai le risvolte alle maniche della camicia, ti vengono precise, alla stessa altezza su entrambe le braccia?
- Quando ti guardi allo specchio nell’intento di pettinarti la parte posteriore del capo, riesci a farlo comodamente sia a destra che a sinistra?
- Hai mai provato a farti un selfie con il cellulare? Se sei destrimane ti invito a provare a farlo con la mano sinistra, ci riesci lo stesso? Forse si ma con il timore che ti cada il cellulare dalle mani!
Le sensazioni di diversità che avete provato sono riscontrabili in ognuno di noi, dal più sano al meno sano.
Potrei continuare all’infinito. Dal momento della nascita in poi, sviluppiamo una dominanza che non è solo legata all’essere mancini o destrimani ma riguarda anche funzioni che coinvolgono strutture neurologicamente più complesse, come: la bocca, gli occhi, l’orecchio e diverse strutture anatomiche.
Quello che vedi in foto è il diaframma, una struttura anatomica che divide la cavità toracica (dove risiedono cuore e polmoni) dalla cavità addominale dove troviamo l’intestino, il fegato, i reni, pancreas, milza etc…
Dalla foto (tratta da cadavere) si evince come la metà destra del diaframma sia nettamente più ampia ed estesa di quella di sinistra. Inoltre a sottolineare le diversità dei due emilati corporei, il polmone di destra presenta 3 grosse camere d’aria (lobi) mentre il sinistro ne ha due che accolgono al loro interno una loggia per il cuore; e ancora appeso al diaframma di destra troviamo il fegato, organo pieno (riempiendosi di sangue può arrivare a pesare fino a 2-3kg) che va a gravare notevolemente sulla mobilità della metà diaframmatica di destra.
Ovviamente questa diversità relativa disposizione delle masse viscerali ha un impatto sull’equilibrio corporeo e sulla scelta di affidarci maggiormente ad un lato del corpo piuttosto che l’altro nell’espletamento delle funzioni della quotidianità, indipendentemente dall’essere mancini o destrimani. Non scendo nel dettaglio sulla scelta neurologica, da parte del nostro cervello però voglio accennare al fatto che dalla nascita in poi, quando le due metà del cervello si sviluppano, hanno due funzioni distinte, infatti l’emisfero cerebrale di sinistra ha maggior responsabilità di produzione verbale e linguaggio, ha la funzione di comandare l’arto superiore destro che a sua volta sarà il prescelto per le funzioni di: comunicazione, crescita e sviluppo dell’individuo. L’occhio dx comandato dall’emisfero cerebrale sx è considerato l’occhio della visione periferica, ovvero la prima che si sviluppa appena si nasce, pertanto più evoluta della visione prossimale (quella della lettura da vicino) questo imporrà una preferenzialità nel neonato a ruotare la testa verso destra per anticipare la visione periferica dell’occhio sinistro.
Gli esseri umani nella maggior parte dei casi bilanciano il loro baricentro (punto di equilibrio corporeo) sulla gamba destra sia per motivi di facilità funzionale che per maggior sicurezza posturale.
Consiglio di partire dalla respirazione per tornare a “padroneggiare” la nostra postura!
1 Esercizio: CONOSCI IL TUO DIAFRAMMA:
Mettiti seduto/a su uno sgabello basso, in modo da avere le ginocchia più in alto rispetto al bacino, percepisci le due zone dure (come noci) sotto il sedere, arrotonda la tua schiena in avanti (come per stare rannicchiati), raccogli le tue braccia davanti al corpo, se vuoi puoi chinare anche il capo sempre in avanti.
Da questa posizione inspira profondamente con il naso, con l’intenzione di mandare l’aria che inspiri all’interno del tuo bacino (verso i genitali), successivamente svuotati di tutta l’aria che hai accumulato con l’inspirazione, ripeti per una decina di volte. Rilassa la muscolatura del viso e del collo mentre esegui questo esercizio, trova una seduta sicura, confortevole, non devi sentirti cadere in avanti!
2 Esercizio: RESPIRAZIONE QUADRATA
Inspira con il naso per 4 secondi, trattieni l’aria inspirata per 4 secondi, espira per 4 secondi utilizzando la bocca, rimani in pausa espiratoria per 4 secondi.
Una variante per preprare la persona a riposare meglio durante la notte è quella di allungare la fase espirazione a 6 secondi e mantenere tutte le altre fasi uguali alla precedente.
Ogni ciclo può essere approssimativamente ripetuto dalle 10 alle 20 volte.
Ricorda: più aria esali (soffi, espiri) maggiore sarà la stimolazione del nervo vago, pertanto, sopratutto le prime volte potresti avere dei leggeri giramenti di testa, assicurati di fare gli esercizi in ambiente sicuro e protetto.
Posturalmente ogni individuo deve rispettare 3 leggi:
- ECONOMIA (intesa come “minor dispendio energetico possibile)
- EQUILIBRIO (ottenere la massima stabilità coinvolgendo solo muscoli essenziali)
- COMFORT (assenza di dolore)
Il RESPIRO è vitale per ogni individuo, senza esso non ci sarebbe vita, pertanto è di fondamentale importanza garantire una buona cinetica respiratoria, ovvero il buon fluttuare delle coste che compongono la gabbia toracica ci permette senza ombra di dubbio di avere un corpo più flessibile oltre al beneficio di implementare gli scambi gassosi a livello dei tessuti.
Oggigiorno si vive troppo spesso in apnea, sia di notte ma anche di giorno, la frenesia della vita, le richieste lavorative, le scadenze da rispettare e i dispiaceri che possono presentarsi, ci tagliano il fiato. Curare gli esercizi proposti dedicandoci semplicemente qualche minuto al giorno apporterà
NOTEVOLI BENEFICI!
Nel prossimo Blog parleremo di come la respirazione sia fondamentale per controllare e guarire dolori cervicali!